In questo periodo ci sono molti suicidi dolorosi perché si tratta di brave persone disperate. Il grande sociologo Emil Durkheim descrive tre tipi diversi di suicidio: il suicidio egoistico, quello altruistico e quello anomico. Il suicidio egoistico è quello che una persona fa quando vuol evitare un grave dolore. Per esempio un malato terminale che non sopporta più l’angoscia e la sofferenza che lo attende. Il suicidio altruistico è quello di chi muore per fare del bene ad altri. L’esempio più tipico è quello del kamikaze che si fa esplodere per far trionfare la sua causa. Abbiano infine il suicidio “anomico” che, invece, è la conseguenza di un cambiamento della società che improvvisamente cambia i valori e le norme che, fino a quel momento, imponeva a tutti. L’individuo onesto, con un forte senso dell’onore e del dovere ne viene travolto. È il caso dell’imprenditore che ha sempre pagato puntualmente i fornitori, le tasse, gli operai e pensava che anche gli altri avrebbero continuato a comportarsi così con lui. Invece di colpo lo Stato non paga, anzi gli aumenta le tasse, non pagano i clienti, non pagano le banche e lui deve licenziare i dipendenti, vendere l’azienda, la casa e non sopporta l’ingiustizia e la vergogna. Ma lo stesso capita all’operaio che ha lavorato una vita e pensava di andare in pensione e si trova di colpo disoccupato, senza i soldi per pagare il mutuo e avvilito di fronte sua moglie ai suoi figli. Nel suicidio anomico sono quelli che hanno i valori più solidi che si uccidono. Come nelle carceri dove non si suicidano i delinquenti abituali, i mafiosi, ma quelli che non hanno mai pensato di andare in prigione e che spesse sono innocenti.
A tutti coloro che si trovano in questa situazione io vorrei dire: Non lo fate! Avete tutti diritto alla vita! Il diritto alla vita viene prima di ogni altra cosa. Esercitate la legittima difesa. Se vi schiacciano, alleggeritevi di tutti i pesi, di tutti i doveri. Se non avete più soldi non pagate, ma prima rinunciate a tutte le spese evitabili, anche quelle che i vostri cari ritengono indispensabili. Allenate il vostro corpo a fare a meno delle comodità, ad affrontare i disagi come foste già povero. Poi cercate gli altri come voi, come hanno fatto i padri divorziati, gli alcoolisti, i perseguitati dall’usura, per mettere in comune le vostre esperienze, per aiutarvi a vicenda, per costituire un gruppo di pressione politico. Diventate dei guerrieri, lottate, combattete.