Sto pensando alle straordinarie speranze suscitate in occidente dalle rivolte che si sono succedute in Tunisia, Libia, Egitto, Yemen e Siria, che sono state considerate delle rivoluzioni in cui il popolo, consapevole di aver raggiunto una maturità politica e sociale, scaccia i governanti corrotti ed instaura una democrazia di tipo occidentale. La cacciata del tiranno è avvenuta con facilità in Tunisia e in Egitto mentre in Libia è stata necessaria una guerra civile che in Siria continua. Ma più passa il tempo più si capisce che quel che cercavano i giovani nelle piazze festanti della rivoluzione non era il progetto di una democrazia occidentale ma l’esperienza di sentirsi un popolo che si stava liberando, in cui tutti erano fratelli accomunati della stessa fede. E vi riscoprivano il significato profondo della umma, della comunità dei credenti, di cui la democrazia doveva essere la diretta, immediata, espressione. È quello che con una straordinaria lucidità ha capito Khomeini nel 1979 quando ha costruito una Democrazia Islamica, in realtà una teocrazia di massa.
Io sono convinto che la maggior parte della classe colta di questi paesi ha assimilato molti valori occidentali compreso il pluralismo religioso e politico, ma c’è una parte enorme della popolazione, soprattutto i milioni di giovani nati negli ultimi decenni senza alcuna prospettiva di lavoro e che, delusi ed inquieti, cercano un valore assoluto che trovano nell’islam e un nemico assoluto che trovano nell’occidente.
Io ricordo molto bene quando, nel 1979, sono stato negli USA per osservare se i miei colleghi stavano studiando il “risveglio dell’islam”. Non ne ho trovato uno che se ne occupasse. Ma a distanza di quarant’anni posso concluderne che questo risveglio c’è stato e che l’occidente non ha incrinato minimamente la compattezza della civiltà islamica che si è rinnovata, si è modernizzata ma ha conservato intatta la sua forza ideale e la sua contrapposizione all’occidente. Forse, se nel lontano 1979 gli americani avessero capito che era in atto un risveglio islamico, non ci sarebbero state le guerre in Afghanistan e in Iraq, come se avessero capito che il risveglio dei popoli era inevitabile, non ci sarebbe stata la guerra del Viet Nam.