Vedendo le primarie del PD alla televisione gli italiani di tutti i partiti hanno capito che un giorno potrebbero scegliere direttamente il presidente del consiglio in modo semplice, elementare, senza ambiguità. Occorre una legge che impone ai partiti di scegliere con le primarie i loro candidati. Poi, nel giorno delle elezioni tutti i cittadini scelgono fra questi i due che hanno il maggior numero di voti, e infine, con il ballottaggio quello che andrà al governo. Si potrebbe poi chiedere al candidato di indicare non solo il suo programma elettorale dettagliato, ma anche le persone con cui pensa di costituire il suo governo. Dopo di che non c’è più bisogno del voto del parlamento perché non è il parlamento che l’ha eletto e, poiché non lo ha eletto, non può neanche mandarlo via. Naturalmente il parlamento continua ad approvare le leggi, ma un governo direttamente eletto dal popolo dovrebbe avere anche un suo margine di autonomia e poter prendere le decisioni minori senza le lungaggini di oggi.
Io sono convinto che la maggioranza degli italiani vorrebbe avere un sistema politico di questo tipo. Invece andremo a votare centinaia di senatori, deputati a cui il presidente del consiglio dovrà poi continuamente chiedere il voto sotto il ricatto di fargli mancare la maggioranza o di mandarlo a casa. Sono i politici che vogliono questo meccanismo perché in questo modo attraverso accordi, passaggi da un gruppo all’altro, possono diventare, sia pure per breve tempo, ministro, sottosegretario, capo di qualcosa. Molti anzi vorrebbero creare un unico gruppo parlamentare di centro che partecipa a tutti i governi e i cui membri perciò riescono ad avere, per sempre, una carica pubblica. Costoro perciò non faranno mai la modifica della Costituzione che consente l’elezione popolare del primo ministro.
L’unica speranza è rappresentata dai movimenti popolari e dai leaders emergenti, i nuovi sindaci, i giovani delle primarie che hanno fatto questo tipo di esperienza e non sono ancora inquinati dai bizantinismi parlamentari. Saranno loro che cambieranno la Costituzione e ci daranno un paese più moderno.