Quando diciamo che un ufficio, una fabbrica, una casa sono ordinati? Quando, se-guendo una regola precisa, puoi trovare con facilità ciò che cerchi. Di solito se un sistema è ordinato o disordinato lo si vede da pochi elementi. Come è la persona che ti riceve, se l’ufficio è pulito, ingombro o caotico, come ti rispondono al telefono, se mantengono fede agli appuntamenti. Una volta ho preso appuntamento con un grande industriale. All’ora convenuta sono stato fatto entrare nella sala del consiglio, lui mi ha raggiunto subito, si è seduto accanto a me, gli ho esposto con chiarezza il mio problema. Alla fine mi ha detto che il mio progetto rientrava in un loro piano e ha chiamato un assistente che mi avrebbe dato tutte le informazioni. Mi ha accompagnato all’uscita e tre mesi dopo il progetto era già realizzato.
Il secondo esempio riguarda un alto funzionario. Costui aveva un grande ufficio pieno di tavoli e seggiole coperte di libri e giornali, con gente che aspettava. Per incontrarlo dovevi cercarlo nelle ore più strane, anche alle undici di sera e, poiché aveva fretta, se volevi finire il tuo discorso dovevi seguirlo nei suoi spostamenti. Poteva anche trovare il tempo di ascoltarti e, se la cosa gli conveniva, potevi anche combinare qualche iniziativa. Ma tutto dipendeva dal caso.
Un terzo tipo di sistema è quello dell’ordine apparente, della messa in scena. Lo usano di regola i politici. L’ufficio è ordinato, spesso lussuoso, l’ospite squisito, la segretaria o il segretario efficiente. Lui dà ordine di prendere nota, ti assicura che si occuperà del problema, ti dice di telefonare e di tornare quando vuoi. Poi non lo vedi più. Se telefoni puoi non trovare nessuno oppure una voce sgarbata che ti dice che hai sbagliato ufficio. Ma talvolta risponde anche un funzionario gentile che si fa raccontare tutto di nuovo, poi sparisce anche lui.
Come fai a capire se sei di fronte a un ufficio reale o di rappresentanza? Quello dell’ufficio di rappresentanza non lascia nessuna traccia concreta con cui raggiungerlo. Non ti dà il suo cellulare, non ti dà il numero della sua segretaria personale, non ti indica persone precise a cui rivolgerti. Si trasforma in ectoplasma. Perché agisce così? Perché segue la regola aurea del politico: «Cerca con urgenza, bombarda di telefonate, trova a ogni costo coloro di cui hai bisogno, ma dimentica l’esistenza di tutti quelli che non ti servono e renditi assolutamente irreperibile a loro».