Da quando ho incominciato a studiare la società come formata da movimenti collettivi che creano istituzioni, ho sempre pensato ai movimenti come fenomeni esplosivi che producono dei getti, delle ondate che si solidificano e diventano travature, ramificazioni istituzionali che poi durano nel tempo. Nel movimento collettivo della Resistenza sono entrati e si sono fusi uomini di tutte e provenienze. Poi al suo interno si sono differenziati dei partiti e questi hanno dato origine ad una Costituzione che ha creato le travature istituzionali del nostro sistema politico. Queste travature esistono tutt’ora.
Tutte le formazioni sociali, all’inizio, sono ricche di energia, poi si condensano, diventano rigide, stabili, durature. Ci sono però delle imprese e dei partiti che si irrigidiscono, si sclerotizzano rapidamente ed altri invece che sono capaci di rinnovarsi continuamente. Roma, nel periodo della sua massima espansione, nel primo secolo AC, ha avuto uno straordinario rinnovamento tanto culturale che delle élites.
La coppia segue lo stesso identico processo. Incomincia con una esplosione, l’innamoramento, in cui gli amanti sono sospesi fra l’estasi e il tormento. Ma col tempo sorge una convivenza quotidiana che si svolge entro regole fisse. Se prima l’amore poteva essere paragonato ad un torrente impetuoso, ora assomiglia ad un flusso di acqua che scorre in un canale. C’ è la tranquillità, ma non c’è più la passione e l’ardore di un tempo.
Ora domandiamoci se è possibile conservare nell’istituzione qualcosa dell’entusiasmo e dell’energia creativa dello stato nascente. In politica la via maestra è quella della democrazia aperta, in cui possono entrare continuamente nuovi protagonisti. E in amore? Studiando il grande amore erotico che dura, mi sono accorto che i due amanti, pur sapendo di amarsi, non sono mai sicuri dell’altro: si cercano e continuamente e, ad ogni incontro, restano incantati ed hanno stupefatti l’impressione che l’ultima esperienza sia sempre la più stupenda. E come se si innamorassero ogni volta. Il loro rapporto è un succedersi di onde ciascuna delle quali è vissuta come il culmine dell’amore.
Ho capito allora che anche l’amore, la passione, la creatività, forse la stessa vita è fatta di onde. E che la fede, religiosa, la fede politica, come l’amore si spengono quando queste onde si smorzano, si attenuano e lasciano il posto alla rigidità, alla piattezza, alla ripetizione.